“E i nostri volti, amore mio, leggeri come foto” è un’azione per parole e musica nata leggendo il celebre saggio di John Berger scritto come se fosse una lunga lettera d’amore.
Giornalista, militante, critico d’arte, Berger racconta la vita personale e dell’intera umanità dipingendo un affresco fatto di sguardi e di parole nitide come incisioni, soglie da attraversare per entrare in un mondo poetico che non si può raccontare se non attraverso l’amore. Tutto quello che attraversa il suo sguardo, paesaggi, particolari, fotografie, dipinti, diventano materia per raccontare la vita, per continuare a guardarsi intorno finché c’è vita.
Giornalista, militante, critico d’arte, Berger racconta la vita personale e dell’intera umanità dipingendo un affresco fatto di sguardi e di parole nitide come incisioni, soglie da attraversare per entrare in un mondo poetico che non si può raccontare se non attraverso l’amore. Tutto quello che attraversa il suo sguardo, paesaggi, particolari, fotografie, dipinti, diventano materia per raccontare la vita, per continuare a guardarsi intorno finché c’è vita.
Da John Berger, traduzione Maria Nadotti
Con Rossella Giugliano e con Clarissa Veronico.
Fonico di scena Marcello Magro
Organizzazione Francesca d’Apolito
Ufficio stampa Marilù Ursi
Produzione Punti Cospicui
Con Rossella Giugliano e con Clarissa Veronico.
Fonico di scena Marcello Magro
Organizzazione Francesca d’Apolito
Ufficio stampa Marilù Ursi
Produzione Punti Cospicui
https://www.spreaker.com/episode/45341903